Sicurezza: quando un termine, da solo, non basta

Di Rocco Bellantone

Intervista a Davide Luigi Di Giovanni, security e safety manager, formatore esperto in salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

«In italiano purtroppo la parola sicurezza è onnicomprensiva. Ma è un termine che da solo, ovviamente, non basta per spiegare il modo in cui tanti professionisti lavorano da una parte per tutelare il patrimonio delle aziende per cui operano, dall’altra per garantire la sicurezza dei lavoratori e sui luoghi di lavoro». L’italiano è indubbiamente la lingua più ammirata al mondo, ma per molti aspetti anche quella più complicata in cui ogni cosa può essere detta, accentuata o sminuita con svariati termini.

Nel caso della sicurezza, invece, accade l’esatto contrario. E dove di termini ce ne vorrebbero almeno due per raccontare la vastità e la complessità di questo mondo, nel nostro “caro” italiano ne abbiamo purtroppo soltanto uno. Ma gli ostacoli per un’adeguata valorizzazione di chi con competenze opera in questo settore, spiega un security e safety manager di lungo corso come Davide Luigi Di Giovanni, oggi amministratore unico di LGM Security and Safety Srl, azienda che o re servizi di intermediazione e consulenza, ovviamente non sono solo semantici.

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